Il Corriere vinicolo si rimette a nuovo. A 90 anni esatti dalla sua fondazione, avvenuta a Milano nel dicembre del 1928, la proprietà – l’Unione italiana vini – ha deciso di giocare la carta del rilancio.
Lo fa varando un piano di riorganizzazione dell’area editoriale che ha nella storica testata il cardine dell’informazione e della politica vitivinicola nazionale ed estera, alla cui direzione è stato chiamato Giulio Somma (foto accanto), già editorialista del settimanale e direttore negli anni d’oro dell’Enoteca italiana di Siena.
Somma, che già domani lunedì 5 marzo firma il suo primo editoriale, sostituisce Carlo Flamini che passa al coordinamento dell’Osservatorio del Vino, strumento accorpato alla stessa area editoriale e che in soli tre anni di vita è diventato riferimento essenziale nell’interpretare le dinamiche del mercato vitivinicolo.
Il piano di rilancio approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Uiv presieduto da Ernesto Abbona (foto accanto) si prefigge di ampliare i contenuti del giornale sui grandi temi, anche culturali, del settore con particolare attenzione alla politica vitivinicola italiana ed europea. Ma anche creare nuovi servizi alle imprese, affinché possano cogliere tutte le opportunità disponibili e competere con maggiore efficienza in un settore oltremodo dinamico, qual è quello del vino.
Nel darne notizia, il presidente Abbona ha detto che “l’obiettivo che ci siamo posti è duplice: da un lato rafforzare la leadership del Corriere Vinicolo come voce del comparto e, dall’altro, valorizzare attraverso una adeguata comunicazione il nuovo sistema Unione Italiana Vini”, a cui fanno capo oltre 500 aziende associate, rappresentative di una buona metà del fatturato vitivinicolo nazionale e del 70% circa del valore all’export.