Per qualcuno è una festa dove il rosa è il colore dominante; per altri è una indovinata azione di marketing volta a promuove il territorio e tutto ciò che vi si produce e si fa; per altri ancora è l’inizio ufficiale dell’estate: per questo i più fantasiosi la definiscono in modo bizzarro “il Capodanno dell’estate”.
Un ossimoro, dove l’unica contrapposizione in termini de ‘la notte Rosa’ – questo il nome dell’evento che da venerdì primo luglio a domenica tre trasforma 160 chilometri di costa Adriatica, tra Comacchio e Senigallia, in avamposto marittimo dipinto di rosa preso d’assalto da milioni di turisti -, sta nel fattore climatologico, tra il freddo del vero Capodanno e il caldo a cui si va incontro.
Per il resto, l’appuntamento lanciato per la prima volta nel 2006 dal Comune di Rimini, via via allargatosi a macchia d’olio a tutta la costa Romagnola e, da due anni, anche parte della costa Marchigiana, è la proposizione di innumerevoli eventi legati alla cultura, alla musica, allo spettacolo, al buon cibo di cui il territorio è ampiamente rappresentato da una carrellata stracolma di piatti tipici e prodotti a denominazione protetta. Per finire la giornata con fantasmagorici fuochi d’artificio che squarciano di rosa il buio delle notti sopra l’Adriatico.
Momenti topici in cui indigeni e vacanzieri anziani, giovani e fanciulli si ritrovano gomito a gomito nel condividere serenità e svago. Esattamente ciò che il programma dell’undicesima edizione, presentato ieri a Milano dai responsabili dell’amministrazione regionale, promuove con il claim ‘Pink positive’. Un messaggio con il quale verranno accolti quest’anno i visitatori, stimati in crescita rispetto ai 2,5 milioni del 2015.
Questo perché vi sono elementi – è stato detto – che fanno pensare a una ripresa degli arrivi, a cominciare dalle prenotazioni che arrivano da molte regioni italiane e soprattutto dall’estero.
Quel che è certo e che “dal 2006 ad oggi – ha detto l’assessore regionale al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini – ‘la notte Rosa’ ha saputo imporsi nell’offerta italiana di eventi estivi per la sua originalità e atmosfera. E questo, grazie anche al virtuoso gioco di squadra tra Regione, Comuni della Riviera e operatori privati, che edizione dopo edizione ha sempre prodotto un cartellone di eventi imperdibili”.