Centoventotto mila dollari, oltre 114mila euro, per nove lotti unici di vini Ornellaia 2013 con etichette d’autore firmate dal pittore e scultore giapponese Yukuta Sone: è la somma dell’asta benefica battuta da Sotheby’s a Los Angeles, girata al prestigioso museo di arte contemporanea Hammer Museum di Uccla, nella città californiana.
Una cifra importante per un numero limitato di bottiglie; un record per uno dei grandi vini rossi made in Italy. Di fatto, l’ennesimo primato per l’omonima tenuta bolgherese presieduta da Ferdinando de’ Frescobaldi che, con il progetto “Vendemmia d’Artista”, attira come api al miele sempre più l’attenzione dei grandi investitori e collezionisti internazionali.
Della serie: quando il vino sposa l’arte i risultati si vedono, con ricadute a tutto tondo per i protagonisti di questa iniziativa di charity unica nel suo genere, poiché i fondi raccolti in asta sono devoluti interamente a Fondazioni museali internazionali scelte di volta in volta dai curatori del progetto, il direttore del Museo Maxxi di Roma Bartolomeo Pietrimarchi e la storica dell’arte Maria Alicata.
Istituito per la prima volta nel 2009, il progetto Vendemmia d’Artista di Tenuta Ornellaia si sviluppa nel corso di un’intera stagione: una volta individuata l’istituzione a cui verrà devoluto l’incasso dell’asta, il processo prevede la scelta dell’artista, a cui viene chiesto di realizzare un’opera plastica, destinata al committente, più un numero limitato di etichette a soggetto che interpretino il territorio e il carattere del vino di ogni singola vendemmia . Ecco allora l’intera serie iniziata nel 2009 con il tema de l’Esuberanza, quindi, nell’ordine, l’Armonia , l’Energia, l’Equilibrio, la Celebrazione, l’Infinito e l’Incanto nell’edizione 2015.
Quest’anno il carattere era l’Eleganza. Cosa che Yukuta Sone ha interpretato con una scultura in marmo di Carrara, destinata al costituendo museo della Tenuta, a Bolgheri, più un centinaio di etichette firmate e numerate su altrettante bottiglie di Ornellaia vendemmia 2013. Opere che, per dirla con l’autore, interpretano “l’eleganza sublime della natura, il valore della condivisione, dell’amicizia e della straordinaria unicità di questa esperienza”, che ha visto l’artista giapponese scegliere personalmente il gruppo marmoreo nelle stesse cave da cui “attingeva Michelangelo per realizzare le sue famose sculture”.
A tutt’oggi il progetto ‘Vendemmia d’Artista’ ha permesso di devolvere in beneficienza quasi un milione e mezzo di euro. “E’ solo una piccola goccia nel mare; vorremmo fare molto di più. Per questo è nostro obiettivo continuare su questa strada”, ha commentato soddisfatto dell’esito dell’asta l’a.d. di Ornellaia, Giovanni Geddes di Filicaja. Ricordando anche che oltre all’Hammer Museum, le precedenti Fondazioni che hanno beneficiato dell’iniziativa sono state, nell’ordine: Whitney Museum di New York, Neue Nationalgalerie di Berlino, Royal Opera House di Londra, H2 Foundation di Hong Kong e Shanghai, Museo Poldi Pezzoli di Milano, AGO di Toronto e Fondation Beyeler di Basilea.