La produzione mondale di vino 2015 è stata stimata in 275,7 milioni di ettolitri, con una lieve crescita del 2% rispetto al 2014. Con l’Italia confermata leader mondiale con 48,9 milioni di ettolitri.
Lo ha reso noto il direttore dell’Organizzazione internazionale della vite e del vino Jean-Marie Aurand (foto) – da giugno al vertice di Oiv, subentrato all’italiano Federico Castellucci – che oggi a Parigi ha fatto il punto sul consuntivo della vendemmia a livello globale. E i cui risultati da un punto di vista qualitativo sono annoverati in una fascia mediamente di buon livello.
Tale stima, pressoché definitiva, è correttiva verso l’alto di una precedente valutazione pre vendemmiale che indicava in 248 milioni gli ettolitri totali attesi. Così non è stato, mentre trova riscontro il preannunciato ritorno dell’Italia al vertice della graduatoria mondiale.
I dati pervenuti a Oiv da paesi associati (praticamente il 90% circa dei produttori di vino del globo) confermano la leadership italiana determinata da una vendemmia pari a 48,9 milioni di ettolitri, in aumento del 12 per cento circa sull’anno passato. Al posto d’onore due grandi competitor della Vecchia Europa. Vale a dire la Francia con 47,4 milioni, pressoché in linea con la vendemmia precedente; quindi al terzo posto la Spagna, tornata su livelli più consoni a 36,6 milioni di ettolitri, rispetto ai 40 e oltre del 2014.
Tra i paesi terzi non europei, da segnalare il contributo degli Stati Uniti, la cui vendemmia è stata per il secondo anno consecutivo superiore a 22 milioni di ettolitri (per la precisione 22,1), che è un dato piuttosto alto e decisamente più elevato rispetto alla precedente valutazione.
Infine i dati dell’emisfero australe, con l’America del Sud che assiste a una netta divaricazione degli indicatori tra Argentina (13,4 milioni di ettolitri, con diminuzione a due cifre) e il Cile che, al contrario, ha avuto un’annata particolarmente fertile e una produzione vinicola di 12,9 milioni), portandosi così a ridosso del Paese confinante.
Infine l’Australia, ferma a 12 milioni e la Nuova Zelanda a 2,4 milioni di ettolitri.