Apre domani la Verona la 111ª edizione di Fieragricola, in programma fino a domenica 9 febbraio.
Oltre un migliaio gli espositori, giunti da una ventina di Paesi dei quattro continenti e, naturalmente, massiccia è la presenza degli italiani. Fieragricola è a livello internazionale tra le più antiche fiere del settore primario che, nel corso degli anni, ha saputo stare al passo con i tempi, aprendo all’innovazione tecnologica, senza perdere il senso dell’origine.
Ecco allora che nei nove padiglioni si potrà assistere, fianco a fianco, a iniziative che riportano ai campi, alle metodologie di coltivazione, alla produzione in quanto tale; ma anche al trasporto e alla trasformazione dei prodotti stessi, nonché alla loro distribuzione finale. Insomma, una kermesse che merita di essere visitata da agricoltori e non, da adulti e giovani. Un viaggio da intendersi non come omaggio al tempo che è stato, quanto opportunità per conoscere dove va la nuova agricoltura, orientata com'è alle tematiche della sostenibilità, della naturalità dei prodotti e dell'integrazione con altri comparti produttivi a valle.
A tagliare il nastro sarà il sottosegretario alle Politiche agricole, Maurizio Martina, insieme al presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, con il presidente di Veronafiere Ettore Riello e il dg Giovanni Mantovani a fare gli onori di casa.
Sono attese decine di delegazioni commerciali estere; un centianio gli eventi e convegni in calendario nei quattro giorni di esposizione.