“Il gusto del tè”, come e perché questa bevanda ha conquistato il paese dell’espresso

Anche nel paese che ha inventato l'"espresso" è ormai mania per il tè. Non che prima nessuno lo consumasse, solo che negli ultimi anni sempre più gente ama fare colazione con il tè, fa il break mattutino con una tazza di tè, per non dire dell’appuntamento pomeridiano in stile british fatto non a Londra, ma a Roma, a Milano, a Palermo. Una mania che non è sfuggita a due attente osservatrici e scrittrici del costume nazionale che hanno colto l’occasione mandando in libreria due interessanti libri sulla storia, l’origine il modo di consumare questa bevanda infuso proveniente dal lontano oriente. Mi riferisco a Elisabetta Illy con il titolo “Foglie di tè”, edito da Gribaudo, e a Francesca Natali con “Il gusto del tè” con i tipi di Trenta Editore.

Il gusto del te okDella prima vi rimando a quanto pubblicato su questo blog sul finire dello scorso novembre. Ora invece l’attenzione va al titolo della Natali (foto) che, da profonda conoscitrice del settore alimentare ci offre un quadro esaustivo di quella che è considerata la bevanda più consumata e amata del mondo. Ovviamente gli amanti del caffè non saranno d’accordo con questa tesi. Ma il bello della vita sta proprio nell’accettazione della diversità di pensiero e anche di gusti.

Consumato da milioni di appassionati in tutto il mondo, <il tè – racconta l’autrice – ha assunto le sfumature tipiche di ogni cultura e paese, seguendone le specifiche tradizioni. Basti pensare che ben prima di diventare bevanda aristocratica della corte inglese, il tè era utilizzato dai cinesi per le sue miracolose proprietà terapeutiche. Nei secoli, il modo di preparare e bere il tè è cambiato notevolmente, evolvendo sino a diventare, in Giappone, una vera e propria pratica spirituale. Una via per raggiungere l’armonia e la pace interiore, il Chado>.

Oggi il tè è una bevanda largamente diffusa e apprezzata per le sue innumerevoli virtù tra cui il

piacere stesso di prepararla seguendo ritualità codificate da secoli. Il tè, infatti, è innanzitutto <puro piacere>, alla pari di bere un calice di buon vino o gustare un buon arrosto. Solo che <per poterne apprezzare l’aroma e lo specifico bouquet, o per offrirlo nel modo corretto ai propri ospiti – continua la scrittrice -, è opportuno scoprirne le tante caratteristiche, e questo viene fatto grazie ad un metodo specifico di degustazione che utilizza e coinvolge tutti i nostri sensi>.

Il libro di Francesca Natali, ancorché essere una miniera di curiosità e aneddoti sull’origine del tè, offre una prospettiva diversa ad appassionati e professionisti che ricercano un nuovo punto di vista nell’esperienza gustativa di questa bevanda: da tè come commodity, importato indiscriminatamente da paesi orientali a vero e proprio lusso, inteso come tempo e gesti lenti e ponderati.

 

Titolo: Il gusto del tè – Curiosità e ricette sulla bevanda più amata al mondo

Autore: Francesca Natali

Editore: Trenta Editore, Milano

Anno di pubblicazione: 2013

Pagine: 128 a colori

Prezzo di copertina: 18,00 euro