Declinare al più presto la Politica agricola comunitaria (Pac) a livello nazionale; definire la ripartizione delle risorse del Programma per lo sviluppo rurale (Psr), allargando l’ambito delle assegnazione dei fondi acnche ai contoterzisti; prevedere di ampliare i bandi per l’innovazione in agricoltura anche alle imprese della meccanica agricola. Un settore, l’agrimeccanica, che solo in Italia sviluppa un giro d’affari per 7,5 miliardi di euro e rappresenta il primo mercato al mondo per completezza di gamma e il secondo per fatturato dopo gli Stati Uniti.
Sono questi i tre temi di grande attualità che i principali gruppi industriali del settore considerano di assoluta preminenza per lo sviluppo della filiera e a cui le istituzioni politiche e amministrative sono chiamate a dare delle risposte concrete. Tre fronti di uno stesso problema che tra i più qualificati gruppi nazionali e internazionali dell’agrimeccanica hanno dibattuto in un incontro con i responsabili di Veronafiere, avvenuto in preparazione del ben più importante appuntamento che fra meno di un mese si terrà in occasione della 111° edizione di Fieragricola. Erano presenti i delegati di case costruttrici e marchi commerciali del calibro di John Deere, New Holland, Massey Ferguson, Argo Tractors, Antonio Carraro, Bcs, Berti Macchine Agricole, Breviglieri, Caffini, Cnh Italia – Case IH, Goldoni, Manitou Italia, Marchetti Macchine Agricole, Merlo Industria Metalmeccanica.
Alla luce della recente riforma della Politica agricola Ue e del relativo dibattito in corso d’opera nel Paese, l’appuntamento di Fieragricola – in programma a Veronafiere dal 6 al 9 febbraio prossimi – si annuncia fortemente carico di significati. Con le industrie decise a cogliere tutte le opportunità pragmatiche che un tale evento riesce a sensibilizzare, e quindi evitare che tale dibattito avvenga con i tempi lunghi della politica, per poi impantanarsi nei meandri della burocrazia.
L’auspicio dei costruttori di macchine agricole, invece, è <di definire i temi principali della Pac e, parallelamente, di trovare una sintesi fra il ministero delle Politiche agricole e le Regioni nel riparto dei fondi per l’agricoltura italiana>, considerata <una priorità per procedere ai finanziamenti del
comparto primario e sostenere uno sviluppo sul territorio sul quale scommettono tutte le case costruttrici di mezzi e attrezzature agricole>.
Fieragricola, però, è anche il momento per fare il punto sull’andamento del settore nel suo complesso. Non a caso il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, nel chiudere l’incontro con i delegati delle industrie ha inteso sottolineare come l’appuntamento di quest’anno <sarà ancora una volta l’occasione per fare il punto sullo stato di salute dell’agricoltura nazionale e cogliere tutte le variabili utili per sostenere il rilancio del mercato interno. Il quale, seppure in flessione, ritorna al centro del business dell’agrimeccanica made in Italy».