Dai maiali in piazza al super zampone da 720 kg per dire qual è il vero made in Italy

A Roma gli allevatori portano in piazza i maiali, in segno di protesta per l’invadenza di prosciutti d’importazioni, poi spacciati come prodotti in Italia. Un atto di accusa duro, quello voluto dai responsabili di Coldiretti che, se a qualcuno ha dato fastidio, ad altri ha svelato una delle tante ambiguità di un sistema d’interscambio commerciale in atto nell’Unione europea. Che, ancora una volta, da un lato predica bene e, dall’altro, razzola male. Ovvero, si dichiara di volere tutelare l’origine dei prodotti tipici, ma nel frattempo si lascia che tutto accada senza solerti controlli. Mettendo così a rischio, nel nostro caso, il vero made in Italy che crea reddito e fa immagine nel mondo.

ZamponeReddito e immagine che abbisognano di iniziative veraci come quella in programma domani e dopo a Castelnuovo Rangone, nel modenese (ma non è che una delle tante in calendario in questo periodo prenatalizio nella Penisola), con il “super zampone 2013” da 720 chili che da tre giorni cuoce in una pentola gigante e che, terminata la cottura, verrà offerto gratuitamente al pubblico che nei due giorni di fine settimana gremirà, come gli altri anni, la cittadina emiliana.

Artefici dell’iniziativa sono i Maestri salumieri di Castelnuovo che non hanno faticato molto nel reperire materia prima, utilizzando carni di puro suino provenienti dagli allevamenti della zona. L’evento rientra tra le sagre di maggior “peso” programmate nell’ambito del Wine Food Festival promosso da Apt Servizi dell’Emilia Romagna, in collaborazione con altri organismi locali, tra cui  la Strada dei vini e dei sapori di Città Castelli Ciliegi.

L’origine del “super zampone” ha avuto inizio casualmente nel 1989, in seguito a uno scherzo di Carnevale, quando un gruppo di beoni castelnovesi espose uno zampone di cartapesta lungo due metri. Da lì l’idea di realizzarne uno vero, farcito con il classico ripieno e cotto in un apposito involucro di stoffa di canapa e lino cucita a mano.

Il super zampone di quest’anno (7,2 quintali) però non è da Guinness: il primato infatti spetta all’insaccato realizzato nel 2008, che pesava 9,42 quintali. Ma ci vuole davvero poco per intendere che il segreto del vero made in Italy non è il peso, ma il contenuto. (www.aptservizi.com)