La gastronomia, con tutte le desinenze che si porta dietro, è sulla bocca di tutti. Intriga, fa discutere, muove interessi, crea protagonisti e diventa sempre più materia di studio. Non si ha idea se mai potrà essere definita scienza esatta; certamente è cultura meritevole di attenzione, sperimentazione, approfondimento.
Di qui la domanda: esistono parametri sulla base dei quali oggi si possa definire quale sia la migliore cucina del mondo? E nel caso, stabilire quale sia il piatto più buono, sano, gradevole, gustoso in assoluto?
Il compito pur impegnativo non ha impedito al prestigioso network televisivo statunitense Cnn di cimentarsi nell’opera. Tanto da avere promosso una ricerca tra gli ascoltatori e redigere una classifica dei 50 migliori piatti al mondo. I fifty first.
Non è ben chiara la metodologia utilizzata né la composizione del campione, ma dalle risposte ricevute – si parla di oltre 35mila testimonianze – i risultati sono sorprendenti. Ma anche discutibili.
Al primo posto si è classificato il “Massaman curry”, pietanza tipica thailandese a base di carni miste e vegetali in salsa curry (foto in fondo). Alle sue spalle uno dei prodotti più classici della tavola italiana: la “Pizza”, nelle due versioni “Margherita” e “Napoletana”, tallonata dalla “Cioccolata” formalmente assegnata al Messico.
La classifica rimbalzata dagli Usa in Europa nei giorni più torridi di questa estate, ripresa da alcuni blogger non ha avuto una grande eco sui media nazionali. Il che non ha permesso di accertare l’entità del credito che in questi casi la comunità gastronomica riserva alle novità culinarie attraverso blog, rubriche su quotidiani, magazine e programmi Tv dedicati al mangiare&bere.
Per restare al BelPaese, la classifica di Cnn annovera altri due piatti di origine tricolore: la “Lasagna” al 23° posto e il “Prosciutto di Parma” al 31°. In tutto tre referenze, che possono sembrare poche rispetto all’ampio ventaglio di proposte made in Italy, ma che nel rank mondiale è un risultato di tutto rispetto.
Al pari dell’Italia, Messico, Giappone, Canada, Gran Bretagna, seguite con due riferimenti da India, Vietnam, Singapore, Honk Kong e Germania. Quindi una pletora di altri paesi, comprendendo anche la Francia meritevole di una sola citazione : il “Croissant” al 21° posto.
Del tutto assente “Mozzarella” e “French frie” che, indipendentemente dalle differenti proprietà nutrizionali, sono pur sempre tra gli alimenti ovunque più consumati in assoluto. Compresi gli Usa che, con ben sette citazioni in classifica, potrebbero virtualmente autoassegnarsi lo scettro di migliore cucina al mondo.
Un primato che stride quando si scopre che tra i “piatti” più votati ci sono Popcorn, Ketchup, Patatine imburrate, Ice cream. Prodotti, cioè, che definire prelibatezze in un paese che vanta un elevato numero di cittadini obesi e sovrappesi è, francamente, un assurdo.