Chiude Expo con il successo che tutti sappiamo e subito Fiera Milano apre le porte al Salone internazionale delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento. Un settore che vede l’Italia primeggiare nel mondo con un giro d’affari superiore al miliardo di euro di cui oltre il 50% all’esportazione.
Si sa che “il buon vino nasce in vigna”, come dice il saggio contadino. Ma si sa anche che “senza cantina adeguatamente attrezzata non si va molto lontano”, risponde il bravo enologo. Tutte e due hanno ragione e ciò che di sicuro c’è è che tanto il vignaiolo quanto il produttore di vino (a volte è la stessa persona) hanno uno stesso obiettivo da raggiungere che è quello di fare bene ciò che a loro compete: un’ottima uva e un ottimo vino. Il che non è del tutto scontato e facile a farsi.
Nell’uno e nell’altro caso ci vuole testa, mano, passione e disporre di una strumentazione tecnologica adeguata all’uso.
Ora, se la testa, la mano e la passione sono doni innati e personali; la tecnologia è disponibile sul mercato e chiunque ne può fare l’uso che ritiene più opportuno, sicché più la conosci e meglio è. Anche a questo servono le fiere specializzate, dove gli espositori mettono in mostra ciò che di più innovativo hanno realizzato per questo o quel comparto produttivo.
E’ appunto il caso delle macchine per l’enologia e l’imbottigliamento che il Salone internazionale Simei mette in vetrina dal 3 al 6 novembre prossimi a Fiera Milano.
Appuntamento biennale organizzato da Unione italiana vini, il Simei ancorché punto di riferimento per il mondo enologico, è al tempo stesso piattaforma di tecnologie per la lavorazione, conservazione e imbottigliamento di ogni tipo di bevande, dai liquori alla birra, dall’olio ai succhi di frutta. Il che spiega la presenza di alcune centinaia di espositori e delegazioni di buyer provenienti da decine e decine di paesi dell’area europea produttori di vino, olio, birra, bevande analcoliche; come pure di paesi terzi quali Australia, Brasile, Cile, Stati Uniti, Tunisia.
Non meno attenzione il Simei dedicherà alle tematiche della formazione tecnica, della ricerca, della comunicazione e della cultura enologica, con convegni e approfondimenti riguardanti sia aspetti tecnici della professione, con interventi di esponenti qualificati del mondo scientifico. Ma anche con seminari e tavole rotonde aperti a questioni specifiche come la sostenibilità nel settore viticolo, ovvero convegni tematici per altri prodotti destinati all’imbottigliamento.