Non c’è crisi per la mortadella: di Bologna Igp se ne consumano 38 milioni di chili

Che buona la mortadella! Piace e … sconfigge la crisi. Sarà perché è l'insaccato meno caro in circolazione, ma è un fatto che un panino con la mortadella non ha rivali. Se poi è una #Bolognatipica si va sul sicuro.

Sono in tanti gli affezionati che la preferiscono, al punto che da tempo gli italiani l'hanno eletta l'insaccato preferito. Con il prodotto tipico Bologna Igp che nel 2013 ha mantenuto la posizione di vertice tra i salumi a denominazione tutelata più richiesti dagli italiani, dopo il prosciutto crudo di Parma.

Mortadella (cubi) Bologna IGPLo si apprende in sede di consorzio di tutela della mortadella Bologna Igp che ha chiuso l’esercizio 2013 contando su una produzione e consumo di 38 milioni di chili, di cui il 10% ha preso la strada dell’export (Germania, Francia e Spagna, i paesi maggiori consumatori).

Del totale prodotto, il 77,6% è stato esitato al banco taglio e il restante 22,4% venduto al libero servizio. Si tratta di dadi che riflettono gli stessi numeri e indici di un anno prima e, quindi, in contrasto con il calo del 3,5% accusato dal settore alimentare nel suo insieme.

Il presidente del consorzio Corradino Marconi, nel darne notizia, ha osservato come, pur in un contesto di forte e persistente criticità congiunturale, il canale retail moderno (che incide per il 73% del totale vendite) abbia registrato l’incremento di un paio di punti a valore e a volume delle vendite rispetto al prodotto generico, privo di denominazione.

A detta degli interessati, la buona performance è figlia di una comunicazione più visibile e attenta nel divulgare i contenuti valoriali della mortadella Bologna Igp.