La vitivinicoltura lombarda protagonista sui mercati esteri, con una crescita dell’export 2013 superiore all’11,5 per cento. A fronte di una media nazionale del 7,3 per cento. Un traguardo impensabile fino a qualche anno fa e che, oggi, è solo la tappa di partenza per un’ulteriore fase evolutiva. Grande, infatti, è l’aspettativa che già si coltiva per il 2015, l’anno di #Expo2015, con i 20 milioni di visitatori attesi a Milano, di cui almeno otto milioni provenienti dai paesi esteri.
Ebbene a tutta questa gente, la Lombardia si prepara a dare il benvenuto, offrendo loro un brindisi fatto di cibo e prodotti tipici ed eccellenti vini: da cosiddetti “tranquilli” alle bollicine di grande pregio, come le produzioni classiche di Franciacorta o di Cruasé a base di Pinot nero dell’Oltrepo Pavese. E non solo, visto che la regione dispone di 42 denominazioni, di cui 5 Docg, 22 Doc e 15 Igt.
Carico di queste premesse, la Lombardia enoica con oltre 200 espositori, è tutta in ambascia per il grande appuntamento in calendario a fine settimana a Verona, dove si celebrerà la 48° edizione di #Vinitaly, il Salone internazionale del vino. La collettiva lombarda, che occuperà l’intero secondo piano di Palaexpo, arriva all’appuntamento veronese forte di un ritrovato picco produttivo (1,46 milioni di ettolitri nel 2013, uguale a quanto fatto nel 1999) e, soprattutto, di una più solida incidenza di vini a denominazione: quasi il 90% del totale prodotto, quanto la stessa incidenza nazionale si ferma a una decina di punti meno.
Tutto questo è fattore di orgoglio per il presidente della Regione Roberto Maroni (nella foto di Filippo Nardo, Ennevi, il presidente Maroni con, a dx, Francesco Bettoni ed Ettore Riello e, a sx, Giovanni Fava), che, nel fare gli onori di casa agli operatori intervenuti nella sede regionale per il consueto appuntamento della vigilia di VinItaly (erano presenti il presidente e il Dg di Veronafiere, Ettore Riello e Giovanni Mantovani, e il presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni), ha tenuto a sottolineare il fatto che <La Lombardia è la prima regione agricola italiana e la seconda in Europa, con prodotti che raccontano al mondo la storia della nostra bellissima terra, la creatività e l’operosità della popolazione lombarda>.
E se da un lato Francesco Bettoni di Unioncamere vede Expo2015 come <un’occasione irripetibile da non perdere>, per cui i nostri vini saranno gli ambasciatori della produzione nazionale agli occhi dei tanti visitatori stranieri che verranno a Milano>. Dall’altro, l’assessore all’Agricoltura Giovanni Fava, parla di sfida dei viticoltori lombardi, intenzionati a crescere ulteriormente sul fronte dell’export. E non solo, visto la regione, attraverso il Programma di sviluppo rurale (Psr) <si sta muovendo in più direzioni, sostenendo le imprese nell’accesso al credito, all’innovazione e alla semplificazione burocratica, nonché, nell’ambito dell’Ocm vino saranno rese disponibili risorse su provvedimenti specifici legati alla promozione, alla ristrutturazione dei vigneti e al miglioramento delle imprese> della filiera.
E a conferma che Expo2015 è davvero il grande driver che monopolizzerà d’ora in poi le decisione e le scelte della Regione Lombardia, ecco che il presidente Maroni ha anticipato una prossima delibera relativa al finanziamento di 10 milioni di euro, prelevandoli dal bilancio regionale, da destinare alla realizzazione in occasione di Expo2015 del padiglione Lombardia (unica regione italiana ad avere una sua struttura all’interno dell’esposizione mondiale) e degli eventi ad esso collegati.