Barilla: con Kamps abbiamo perso un miliardo di euro

L’agroindustria? <Un settore produttivo importante, vitale per tutti e strategico per l’Italia. Tuttavia assai poco considerato da parte di quanti, in passato, hanno avuto posizioni di responsabilità nel dare indirizzi e fare scelte di politica economica, privilegiando altri settori produttivi. Abbiamo visto dove e come siamo finiti>.

Le grandi imprese familiari? <Sono un motore ineguagliabile che…


…produce ricchezza per il Paese, ma bisogna crederci.
Un vero imprenditore non ha alternativa: crede nella sua impresa, nei prodotti
che fa, nei suoi marchi e ci investe sopra per migliorare in qualità, immagine,
prestigio. Quando mio padre cedette il controllo della Barilla agli americani
della Grace (1971) si sentì traditore, sicché, consapevole di ciò, fece tutto
il possibile per riacquistarla. Riuscendoci (nel 1979)>.

Così Guido Barilla, il presidente
dell’omonimo gruppo alimentare, intervenuto, con i fratelli Luca e Paolo, ieri nell’aula
magna dell’Università Bocconi, alla presentazione del libro di Francesco
Alberoni “Pietro Barilla: tutto è fatto per il futuro, andate avanti con
coraggio” (Rizzoli editore). Un evento assai meno pubblico rispetto a quello
fatto ieri sera al Regio di Parma, in presenza di Silvio Berlusconi e Matteo
Renzi, ma carico di pathos, nel ricordo del padre, e franco sotto il profilo industriale.

Tant’è che, intervistato da Giovanni Minoli,
alla domanda sul perché dell’investimento nella multinazionale tedesca del pane
Kamps (fatto nel 2002 per 1,8 miliardi di euro e usciti con perdite poco più di
un anno fa, ndr), Guido Barilla ha
risposto: <Pensammo che si potesse fare un ponte tra Nord Europa e
Mediterraneo. In realtà qualcuno ci stava consigliando male. Solo mio fratello
Luca espresse parere negativo. Aveva ragione. Abbiamo perso un miliardo secco
di euro>.

  • rp4 |

    Kamps! Non Kamst!

  • Marco |

    Kamps, non Kamst!

  • rp3 |

    Si prega di cambiare il titolo: KAMST e´ errato. Giusto e´ KAMPS! Cordialita´. R.P.Ffm.

  • rp3 |

    Gentile Nicola Dante Basile, l´investimento fatto in Germania era con l´impresa Kamps, non Kamst! E´ un marchio di panetteria ancora presente in centinaia di locations a nord delle Alpi. Cordialita´. R.P.Ffm.

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