Con le uve ormai tutte in cantina e i mosti che fermentano nei vasi vinari, fanno dire ai signori di Bruxelles che l’Italia è primo produttore in quantità con 49,5 milioni di ettolitri (+16% sul 2017), davanti a Spagna (47 milioni di ettolitri) e Francia (46). Sulla qualità, le indicazioni dei vari istituti e associazioni di categoria riportano una giudizio mediamente buono, con qualche distinguo nei due sensi opposti e contrari. La primavera dirà certamente molto di più.
Per ora, agli italiani amanti di primizie a tavola non resta che deliziare i loro palati con un calice di vino Novello 2018. Come dire del nettare ottenuto dalla macerazione carbonica delle uve, da cui un vino che più giovane non ce n’è dell’ultima vendemmia, atteso in circa due milioni di bottiglie (stima Coldiretti).
Potranno farlo a partire da oggi 30 ottobre, data regolamentata nel 1989 per mettere fine all’anarchia del fai da te che allora imperversava nella Penisola del dopo metanolo. Una data scelta non a caso, se non altro per opportunità mercantile in quanto anticipatrice sull’uscita del francese Beaujolais nouveau che, anche in questo caso per legge, può essere commercializzato dal terzo giovedì di novembre.
C’è da dire che rispetto al ben più famoso cugino d’Oltralpe, il Novello ha avuto alterne fortune.
Molto gettonato nei primi anni di lancio; tutti i bei nomi dell’enologia nazionale, dal più grande per fatturato al più modesto per referenze prodotte, sono stati in qualche modo protagonisti nel cavalcare il fenomeno con lancio di nuove etichette dai colori sgargianti e soggetti floreali per dire del carattere di un vino giovane, fresco, moderatamente alcolico e tanto frutto in bocca. Insomma, un prodotto di successo.
Il top sta come al solito nei numeri: due milioni di bottiglie oggi e oltre 15 negli anni di mezzo del decennio ’90. Accompagnato anche da un discreto flusso all’export, nel qual caso faceva notizia quando un marchio italiano piazzava il proprio Novello sulla tavola del tale ristorante o bistrot famoso nel cuore di Parigi.
Con il terzo millennio, e come spesso accade con i fenomeni di moda, anche per il Novello è iniziato un cambio di passo, scemato anno dopo anno. Un cambio che in contemporaneo ha visto prevalere altri prodotti, altri tipi di vini: Su tutti il fenomeno del Prosecco, che tuttora detta legge.