Castelbuono, cittadina abbarbicata sulle alture delle Madonie, torna a essere con DiVino festival, in calendario tra fine luglio e inizio agosto, il punto d’incontro di pressoché tutti i marchi che contano dell’enologia siciliana. Come pure di numerose cantine del resto della Penisola.
Un appuntamento dove protagonista non è solo il vino in degustazione, ma anche l’arte, la cultura, la musica. Il che dice molto sul fatto che l’edizione 2016 è dedicata a uno dei maggiori cantautori italiani e fine romanziere qual è Francesco Guccini. Personaggio che peraltro ha sempre avuto un ottimo rapporto con il buon vino.
Sono quasi duecento le cantine che a oggi hanno fatto sapere di partecipare al festival 2016 che, da locale qual era quando fu ideato e fondato nel 2006 da un intraprendente castelbuonese, Dario Guarciello, si è via via allargato e calamitato nuovi interessi.
Oggi sono una cinquantina le presenze di aziende regionali e tre volte tante sono le proposte provenienti da un po’ tutte le altre regioni del “continente”. Nomi di cantine blasonate o di nuova affermazione che nella cittadina siciliana portano in degustazione grandi rossi o bianchi, ma anche vini spumanti di rinomati territori, dalla Franciacorta all’Oltrepo pavese, al Prosecco…
A tutto questo si aggiunga la sorpresa estera, con accredito per la prima volta di diversi brand made in Nuova Zelanda, Ungheria, Portogallo, Inghilterra e, udite udite, in arrivo persino dalla Champagne.
Si diceva del vino, ma anche di occasione per parlare di costume, cultura, arte, presentazione di libri, spettacolo, musica. Un tema, quello della musica, che al di là della serata dedicata alle canzoni di Guccini, ha visto in passato avvicendarsi gruppi locali diventati successivamente piuttosto noti a livello nazionale.
È il caso della Blues & wine soul festival, band composta da 18 elementi italiani e americani capeggiati dal bluesman Joe Castellano, diventata una presenza costante all’appuntamento sotto le stelle delle Madonie.