In poco più di cinque mesi di Expo Milano 2015, oltre 200mila le persone che hanno visitato il Padiglione CibusèItalia e 230mila i visitatori della mostra collaterale FabFood, la Fabbrica del gusto italiano. Più di 200 gli eventi e 4mila gli incontri B2B tra aziende italiane presenti nel Padiglione e buyer, retailer e distributori provenienti da più di 40 paesi. Lo ha reso noto Federalimentare, l’associazione delle aziende agroalimentari italiane, responsabile della gestione del Padiglione.
Per il presidente della federazione Luigi Scordamaglia (foto) questi risultati <sono il frutto di un approccio unitario e non conflittuale di tutta la filiera alimentare. Per la prima volta, proprio in occasione di questo appuntamento unico, agricoltura, trasformazione industriale e distribuzione, sistema pubblico e privato, tutte le componenti che formano il sistema alimentare nazionale, hanno operato come una filiera organica e coesa, con la regia di un governo che ci ha dato importanti e concreti segnali sostegno. Grazie a questo approccio di squadra, siamo stati in grado di valorizzare davanti al mondo questo strumento unico dalle enormi potenzialità che è il nostro alimentare>.
Alla luce di ciò, Federalimentare auspica che <questo approccio non resti un episodio isolato, ma sia un punto di partenza per il rafforzamento dell’agroalimentare italiano, come peraltro merita questo settore, che è asset strategico per il rilancio del Paese>. Quanto a Expo, il presidente Scordmaglia osserva che l’evento <è stato il primo vero momento di rilancio per l’Italia dopo 7 anni di crisi. Non possiamo permetterci di disperdere questa eredità: ora serve continuare sulla strada delle riforme per rilanciare i consumi e sostenere le esportazioni>.