Expo2015 – Martina: Il Padiglione Vino spiegherà l’Italia che produce qualità

<Il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana>, che esprima <la potenza della filiera agroalimentare nazionale> e permetta di <spiegare quanto forte sia l’Italia che produce qualità, incrociando tradizione e innovazione>. Così il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, illustrando ieri a Bergamo il progetto e le relative iniziative che caratterizzeranno le attività del nascente Padiglione del Vino all’Esposizione universale – #Expo2015 – in calendario a Milano da maggio a ottobre del prossimo anno.

Maurizio Martina ministro Politiche agricoleIl ministro parlava a imprenditori e istituzioni della sua città natale, dove ha fatto tappa il roadshow “Vino: a taste of Italy” che i responsabili di VinItaly-Veronafiere, cui è stata demandata la gestione delle iniziative attinenti la filiera enologica per tutta la durata di Expo2015, stanno promuovendo in giro per l’Italia e all’estero con il claim “Italy, a taste of Excellence”. Infatti, dopo Bergamo – dove è stata ricordata la figura di Luigi Veronelli, giornalista e scrittore che ha lasciato il segno nella cultura enologica della Penisola – il roadshow proseguirà in diverse altre città e capitali estere, a partire da Germania, Austria, Svizzera spingendosi poi fino in Cina, Corea del Sud, Stati Uniti d’America e Australia.

L’obiettivo del roadshow – ha spiegato il d.g. di Veronafiere Giovanni Mantovani – è illustrare nel dettaglio a produttori, associazioni, consorzi e istituzioni il progetto del Padiglione Vino, concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, quale ambasciatore indiscusso del made in Italy nel mondo.

Il Padiglione dell’esperienza vitivinicola italiana, dunque. Ovvero uno luogo fisico di duemila metri quadrati su due piani, situati tra il “cardo” e il “decumano”, le due arterie principali che si incrociano giustappunto in prossimità del Padiglione Vino e di altre sedi di alta rappresentanza istituzionale. Un luogo dove si <racconta una storia – ha aggiunto il direttore artistico del progetto Italo Rota – che dura da millenni, pensata e realizzata per dare un grande futuro al vino italiano, la cui narrazione riguarda l’intero ciclo di vita annuale del vino, da quando germoglia la vite fino all’imbottigliamento e poi al consumo>.

Caprai - Tenuta di MontefalcoIl fil-rouge è un percorso emozionale nel tempo e nello spazio del vino, che inizia con un antico palazzo del ‘500, con affreschi ed elementi scultorei, per presentare i momenti più significativi della cultura e architettura italiana e della storia del vino con le sue tradizioni. Visivamente sarà un’architettura fuori scala, con finestre a livello del terreno, piano centrale al di sotto del padiglione, così da ricostruire un ambiente con stratificazioni storiche e contemporanee. Il tutto espresso in maniera spettacolare e con modalità sia statica, grazie agli affreschi, sia dinamica con video e personaggi interattivi: una grande scenografia teatrale con luci ed effetti scenici e multimediali.

Quanto ai dettagli operativi, al primo piano – ha illustrato Gianni Bruno, manager di Veronafiere responsabile dell’area Wine&Food – sarà creata la biblioteca del vino, una enoteca per le degustazioni che potrà essere autonoma oppure guidata da sommelier professionisti. Verranno allestite apposite ‘aree d’incontro’ a disposizione di aziende, consorzi, istituzioni e operatori del settore. Completerà il percorso la ‘cantina web’ per l’acquisto del vino in degustazione attraverso un sito di e-commerce. Infine il piano superiore, ‘la terrazza’, dove sarà sviluppata una sala multifunzione per masterclass e wine tasting per conoscere le diverse tipologie di vino, peculiarità e biodiversità, nonché una ‘vip lounge’ per i momenti istituzionali più importanti o la creazione di eventi specifici.

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