Per tre giorni Faenza è l’ombelico del mondo della ceramica artistica

Tra i tanti primati che l’Italia del fare possiede, ve n’è uno di cui si conosce poco e si parla meno. Si tratta dell’ambito produttivo della ceramica artistica che, in un certo senso, completa la filiera della ceramica prevalentemente destinata a produzioni per usi industriali e domestici. Un settore che colloca la Penisola tra i maggiori produttori al mondo, con il distretto più rappresentativo, quello emiliano-romagnolo, che da solo conta un centinaio di aziende concentrate nell’area di Sassuolo, con oltre 15mila addetti e più di 150 milioni di mq di prodotto finito, destinato per lo più (82%) ai mercati esteri.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAVi è poi la produzione di ceramica artistica ottenuta con metodologia artigianale (nella foto, artisti protagonisti al tornio) che coinvolge un numero considerevole di piccole e talvolta anche medie aziende, nonché un indotto multiforme di servizi e attività collaterali che rende incerta la statistica finale. Un ambito produttivo che ha nel distretto di Faenza, nel Ravennate, il maggiore impatto possibile in termini quantitativi (si contano almeno una settantina tra laboratori e piccole aziende, con più di un migliaio di addetti) e ancor di più per fattura delle opere e contenuto artistico delle proposte elaborate, vere e proprie composizioni d’arte in grado di solleticare l’interesse di collezionisti e musei italiani ed esteri.

Ebbene è proprio a questo tipo di lavorazioni che la città di Faenza è interessata a dare il massimo rilievo, al punto da promuove e ospitare da alcuni anni un intrigante e istruttivo “festival della ceramica” artistica e artigianale. Una sorta di mostra mercato – Argilà Italia, in calendario da venerdì 5 a domenica 7 prossimi – sostenuta dall’Associazione italiana Città della Ceramica che va al di là della festa di paese, ospitando migliaia di visitatori, collezionisti e curiosi provenienti da tutta Italia e anche da molti paesi esteri.

All’appuntamento  di quest’anno sono accreditati più di 170 espositori ceramisti, con opere di artisti del settore provenienti da 20 Paesi europei, compresi le new entry Russia, Cina, Svezia e Turchia, mentre il paese Ospite d’Onore sarà la Gran Bretagna, che per l’occasione presenterà un evento nell’evento denominato Argillish.

Gli organizzatori preannunciano tre giorni e tre notti di full immersion a contatto con tutto ciò che parla di ceramica, quindi mostre, spettacoli e cotture in forni all’aperto e in diretta notturna, nonché concerti con strumenti musicali in ceramica, animazioni, conferenze, workshop e laboratori. Eventi che coinvolgono un po’ tutto il centro storico e i siti museali della città, in particolare il Museo Carlo Zauli e il Museo Internazionale delle Ceramiche.

L’edizione 2014 di Argillà Italia è parte del progetto europeo Arginet, realizzato con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea che coinvolge 5 città europee organizzatrici di appuntamenti simili dedicati al tema della ceramica artistica. Si tratta delle città di Argentona in Spagna, Aubagne in Francia, Bolesławiec in Polonia e Gmunden in Austria, insieme a Faenza che ricopre il ruolo di project leader.

www.arginet.eu; info@argilla-italia.it; www.argilla-italia.it

  • Daniele |

    Ho fatto un bel giro fra i vari espositori! Ne valeva la pena! Tante idee, tante belle opere (alcune di mio gradimento, altre meno). Mi ha colpito una frase scritta da un espositore: “Quando compri qualcosa da un artista stai comprando più di un oggetto.
    Stai comprando centinaia di ore di fallimenti ed esperimenti. Stai comprando giorni, settimane e mesi di frustrazione e momenti di pura gioia.
    Non stai solo comprando una cosa, stai comprando un pezzo di cuore, una parte dell’anima, un momento della vita di qualcun altro.”
    E’ vero! Riflettiamo e facciamola nostra ogni volta che ci avviciniamo all’opera di un artista (pittore, musicista, teatrante ecc).
    Consentitemi un’altra riflessione. Credo sia importante che ciascuno di noi prenda coscienza di quanto l’unicità dell’opera d’arte valorizzi la nostra vita.
    Un esempio pratico, forse banale, ma che rende chiaro ciò che intendo dire: una tazza di the bevuta in una ciotola frutto dell’arte dell’autore, in una ciotola che so essere unica e non opera industriale che altre migliaia di persone hanno “uguale” non rende forse più gustoso quel the? Secondo me sì, lo arricchisce e ne aumenta il valore. Un consiglio a chi decide di fare Liste Nozze: fatele anche nelle botteghe degli artisti!!!!!!

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