Il varo a fine giugno della nuova Politica agricola comune (Pac: all’Italia spettano 52 miliardi di euro da utilizzare tra il 2014 e il 2002) ha già messo in moto una serie di iniziative lungo tutta la filiera agroalimentare nazionale. Nel senso che determinate voci in capitolo, in specie la promozione e i Psr (Piani di sviluppo rurale), per quanto non abbiano ancora ben definite le cifre di spesa e relative ripartizioni regionali definitive, sono tali da lasciare ampi margini di manovra a quanti (organizzazioni professionali e consorzi d’impresa) intendano pianificare azioni promozionali.
Tra i primi soggetti a muoversi in questa direzione è l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) cui fanno capo 850 aziende associate in rappresentanza di 16 denominazioni d’origine e il 90% del fatturato export vinicolo. Ieri, infatti, il presidente dell’Imt Gianfranco Garofoli ha reso noto un progetto contente una serie di interventi a favore del Verdicchio (nella foto, la bottiglia ad anforetta etrusca lanciata nel 1953 dall'azienda Fazi Battaglia e poi adottata da molti altri produttori) riguardanti l’ammodernamento dei vigneti, l’incremento delle superfici vitate, nonché azioni di marketing sul brand in Italia e all’estero. Un progetto da 3 milioni di euro che, appunto, si rifà a quanto indicato nell’Ocm vino e nel Psr 2014 e che, a partire da ottobre, prevede azioni promozionali nei primi due mercati extra Ue, vale a dire Usa e Canada ma anche in Cina e Giappone.
<All’appuntamento con i mercati internazionali – ha spiegato il presidente Garofoli: – ci presentiamo dopo un percorso che ci ha visto triplicare le dimensioni produttive delle aziende, che nel frattempo hanno avuto modo di riorganizzarsi anche dal punto di vista commerciale, non di meno sono stati fatti interventi migliorativi su processi produttivi, sulla qualità del vino e sulla comunicazione. Possiamo dire che il Verdicchio ha fatto passi da gigante sul fronte della percezione da parte del consumatore e della sua competitività sui mercati internazionali>. Gli ha fatto eco il direttore del Consorzio Alberto Mazzoni, sottolineando il fatto che <Questa campagna simboleggia l’unità d’intenti delle nostre aziende che hanno dimostrato come sia possibile moltiplicare i risultati perseguendo un percorso comune tra pubblico e privato che ha consentito di creare un vero e proprio “sistema-Marche” del vino in grado di ottimizzare fino in fondo i finanziamenti disponibili. Attingendo ai precedenti fondi Ocm vino e Psr, l’Imt ha investito nell’ultimo quadriennio 9,2 milioni di euro per la promozione vino in tutto il mondo>.
Terzo vino più consumato in Italia, il Verdicchio sta beneficiando di una nuova immagine tra i consumatori e tra gli stessi addetti ai lavori. O meglio tra i nuovi produttori che stanno garantendo nelle campagne marchigiane un processo di ricambio generazionale unico in Italia. e questo, grazie a due misure di incentivi riservati ai giovani agricoltori. Infatti, tra il 2007 e 2013 la Regione ha stanziato 35 milioni di euro a favore di 118 giovani under 40 che hanno scelto di investire nella vitivinicoltura. Di questi ben 52 erano al primo insediamento.