Continua, inarrestabile, l’erosione della superficie viticola italiana. Nel 2012 sono andati perduti ben 9mila ettari, rispetto all’anno precedente e 138mila rispetto al 2000. Nel totale, il vigneto Italia oggi a stento raggiunge 655mila ettari, quando a inizio millennio si contavano 790mila ettari. Le perdite maggiori in Sicilia, Piemonte, Emilia Romagna e Sardegna; tiene la Puglia e cresce il Veneto, sostenuto dal successo del Prosecco. Il fenomeno non è solo italiano ma colpisce anche altri paesi europei. Infatti la Francia negli ultimi 10 anni ha perso per strada quasi 100mila ettari e la Spagna 300.000.
Sono le ultime rilevazioni elaborate dagli analisti dell’Unione Italiana Vini su dati Agea, ministeri dell'Agricoltura francese e spagnolo e Oiv, da cui si evince che, nonostante il regime di estirpazione con premio sia ormai concluso da un paio d’anni, l'erosione nei vigneti italiani prosegue, appunto, in maniera inarrestabile.
La regione dove più massiccia è la perdita è la Sicilia con -4.000 ettari), seguita da Piemonte (-2.500), Emilia Romagna (-2.000), Sardegna (-1.700); in aumento di 1.400 ettari il Veneto e il Friuli Venezia Giulia (+800), imputabili all'effetto Prosecco. Stoppata l'erosione in Puglia, regione che tra 2000 e 2011 aveva però perso oltre 24.000 ettari.
Superfici vitate per regioni (ettari) |
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2012 |
Var. ettari 2012/11 |
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Piemonte |
48.072,8 |
-2.518,8 |
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Valle d'Aosta |
428,9 |
12,0 |
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Lombardia |
22.993,0 |
-503,3 |
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Trentino Alto Adige |
15.380,5 |
31,8 |
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– Bolzano |
5.347,0 |
28,0 |
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– Trento |
10.033,5 |
3,8 |
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Veneto |
76.797,7 |
1.417,7 |
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Friuli Venezia Giulia |
21.932,4 |
825,5 |
|
Liguria |
1.545,1 |
69,7 |
|
Emilia Romagna |
51.651,9 |
-1.993,1 |
|
Toscana |
59.444,4 |
-679,8 |
|
Umbria |
12.932,0 |
116,8 |
|
Marche |
17.847,0 |
394,0 |
|
Lazio |
23.970,5 |
-287,9 |
|
Abruzzo |
31.748,0 |
-150,0 |
|
Molise |
5.612,8 |
0,0 |
|
Campania |
23.975,0 |
319,0 |
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Puglia |
87.591,5 |
673,4 |
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Basilicata |
4.018,8 |
-999,2 |
|
Calabria |
11.500,0 |
0,0 |
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Sicilia |
108.594,9 |
-4.138,2 |
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Sardegna |
28.786,0 |
-1.671,4 |
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Totale |
654.823,1 |
-9.081,6 |
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Per il presidente dell’Uiv, Domenico Zonin, <la perdita di potenziale viticolo nel nostro paese, oltre a rappresentare in certe aree sensibili un pericolo in termini di stabilità idrogeologica dei terreni, porta all’erosione di un patrimonio difficilmente recuperabile, che si traduce in abbandono del territorio, perdita di tradizione e cultura legate alla viticoltura>. Di qui la sollecitazione rivolta alle istituzioni, nazionali e locali, a non sottovalutare il problema e a porre in atto politiche che possano incentivare il ritorno in vigneto dei giovani e agli imprenditori interessate a investire nella viticoltura.