Affluenza record di operatori tra buyer, sommelier e media provenienti da una decina di paesi alla due giorni dell’Anteprima Amarone annata 2011 organizzata dal Consorzio di tutela vini della Valpolicella. L’evento durato ieri e oggi ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone, tra cui più di duemila biglietti venduti ai winelover che hanno partecipato alle degustazioni.
Sessantaquattro le aziende presenti all’appuntamento, al quale non ha partecipato nessuna delle imprese associate al team delle “Famiglie storiche dell’Amarone” presieduto da Marilisa Allegrini. Codesto gruppo vanta una dozzina di marchi tra i più prestigiosi della Valpolicella e, da anni, non fa mistero di essere contrario a quanti, all’interno del Consorzio, perseguono un obiettivo estensivo della produzione di Amarone al di fuori della zona classica.
Si tratta ovviamente di una questione delicata che, certo, merita un approfondito dibattito tra gli stessi addetti ai lavori, con valutazioni e considerazioni che tengano conto delle ricadute di tipo economiche e di immagine della Valpolicella. Ma, ripeto, a discuterne debbano essere i vignaioli, i produttori di uva e di vino. Non altri.
Per restare alla performance veronese, c’è da registrare la notevole affluenza del pubblico femminile alle degustazioni. Confermando quanto riportato in una recente ricerca dell’associazione delle enoteche italiane Vinarius, che ha rilevato in crescita il numero delle donne tra i nuovi consumatori di Amarone.
A chiusura dell’evento, la direttrice del Consorzio Olga Bussinello, si è detta molto soddisfatta dei risultati conseguiti, aggiungendo che la due giorni dell’Anteprima <è stata contrassegnata dalla presenza di nuovi nomi (di aziende, ndr) che faranno strada nella nostra Dop, così come farà strada e migliorerà nel tempo l’eccellente annata 2011>.