Un grande osanna voglio rivolgere agli addetti al Salvataggio che questo pomeriggio, venerdì 11 settembre, hanno letteralmente strappato dalle acque imbronciate del mare di Rimini un giovanotto che si era incautamente spinto un po’ più in là di altri bagnanti.
Non eravamo in tanti sulla battigia assolata che pareva non finisse mai. O a godere sdraiati sotto l’ombrellone la fine brezza di questo invitante scampolo di fine estate. Pochi altri erano in acqua, pronti a infilarsi per gioco sotto i docili e lunghi cavalloni.
Scene di vita tranquilla, ma non per tutti. Poco più in là, l’imponderabile era in agguato per il malcapitato giovanotto.
La scena però non è sfuggita al Salvataggio del 12, 13 e 14 di Marina centro, anche loro giovanotti perennemente abbronzati e pronti a dare qualsivoglia consiglio che, anche quando scrutano l’orizzonte sembrano distratti. Ma non è così, come appunto hanno dimostrato testé oggi, quando tutt’intorno parlava di serenità e gioia, loro lottavano con il cuore in gola contro il tempo e le onde senza destare alcun clamore.
È così che con due-tre mosconi hanno raggiunto in breve tempo il disgraziato, riuscendo a strapparlo dall’acqua che era già cianotico. Poi un lungo massaggio cardiaco e pratiche mediche appropriate hanno permesso di riportarlo fortunatamente in vita. Quindi al pronto soccorso degli Infermi.
Un grazie a questi coraggiosi,valorosi e misconosciuti protagonisti del Salvataggio e al personale medico e sanitario accorso a piedi dalle ambulanze, rimaste nel frattempo intrappolate nel traffico caotico di Marina Centro. Lontano dall’inaccessibile “lungomare più bello del mondo”.