La foto accanto mostra i pochi grappoli rimasti della bella uva di Zibibbo che i giovani fratelli Renato, Sebastiano e Josephine De Bartoli avevano da poco vendemmiato e messa con cura a essiccare sui graticci al sole nella loro azienda di Bukkuram, a Pantelleria.
Dei ladri, farabutti senza nome né volto ne hanno fatto scempio, rubandone ben 6 quintali, che per qualsiasi delle non numerose aziende isolane sono una quantità enorme. Sarebbero serviti per fare un grande Passito, il Bukkuram che il compianto Marco De Bartoli s’era inventato nei primi anni 80, andando a mettere radici nell’isola detta la “Perla nera del Mediterraneo”.
Un fatto inusitato in questo angolo di terra e di mare, dove tutti si conoscono e dove l’approdo ma anche la fuga non è per niente agevole. Il che suggerisce che agli autori del furto non sarà facile far perdere le proprie tracce.
Nel frattempo un primo miracolo è avvenuto e ha la forma della generosità e della solidarietà tra vignaioli panteschi. Le aziende associate al Consorzio di tutela del vino di Pantelleria Doc – Pellegrino, Murana, Vinisola, Donnafugata, Basile e Coste di Ghirlanda – hanno infatti deciso di donare ciascuna una parte delle loro uve di Moscato di Alessandria, altrimenti dette Zibibbo, ai De Bartoli.
Nel darne notizia alla vigilia del Pantelleria Doc Festival che apre domani i battenti, il presidente del Consorzio e a.d. del gruppo Pellegrino Benedetto Renda ha detto: “Tutti noi ci siamo sentiti colpiti da questo atto di malvagia disonestà”, sicché “è bastato un giro di telefonate tra i soci consorziati per decidere di fare una donazione collettiva dell’uva passa prodotta sull’isola.
“La nostra – ha aggiunto Renda – è una risposta corale, simbolica e concreta che mette l’azienda De Bartoli nelle condizioni di produrre anche quest’anno il loro passito”. Che non si chiamerà Bukkuram, ma Passito della Solidarietà, e “verrà messo a disposizione del Consorzio per le azioni volte a promuovere il vino di Pantelleria”, hanno subito promesso i fratelli De Bartoli.