Vino, una donna per la prima volta alla guida del Consorzio Chianti classico

Una donna al vertice del Consorzio vino Chianti classico. È la prima volta che accade nella storia dell’ente toscano fondato nel 1924. E non è una stranezza nel recinto che delimita i poderi del Gallo nero.
Semmai, è la conferma che i tempi sono cambiati anche nel settore del vino, per troppo tempo dominio maschile. Oggi la filiera vitivinicola ed enologica è piena di cantine, produttori, wine maker, sommelier … in rosa. Dunque, ben venga una donna al governo di una organizzazione consortile di uno dei vini più rappresentativi d’Italia.
chianti-classico-sergio-zingarelli-con-il-neo-direttore-carlotta-goriSi chiama Carlotta Gori (nella foto con il presidente del Consorzio Sergio Zingarelli), è toscana doc, nata a Firenze 47 anni fa, una figlia e laurea in Giurisprudenza. Ed è stata proprio la conoscenza del Codice ad aprirle vent’anni fa le porte del Consorzio, occupandosi di tutela legale e vigilanza, oltre che dei rapporti istituzionali per il Gallo nero.
giuseppe-liberatore-valoritaliaIl neo direttore succede a Giuseppe Liberatore (foto accanto), guida esemplare del Consorzio per un quarto di secolo, prima di assumere l’incarico di consigliere delegato alla guida di Valoritalia, ente di certificazione e controllo delle attività relative ai vini a Denominazioni di origine.
Nel darne notizia, il presidente del Consorzio Sergio Zingarelli ha sottolineato il fatto che la nomina di Gori è avvenuta per acclamazione e all’unanimità. Aggiungendo di “confidare nella sua professionalità, unita alla passione che ha sempre dimostrato nel perseguire gli obiettivi e il percorso di crescita della denominazione”.
Il Consorzio del vino Chianti classico è stato istituito nel 1924 con la sola denominazione Chianti e vini di qualità. L’aggettivo classico arriverà successivamente, negli anni 30, reclamato dai produttori dell’area centrale del Chianti, per distinguersi da una politica produttiva che accomunava diverse altre aree viticole di una zona ben più ampia. Zona allargata peraltro oggetto di un apposito bando dettato dal granduca di Toscana Cosimo III° de’ Medici nel 1716.
Con quel decreto prendeva corpo la prima area geografica viticola delimitata riconosciuta per legge al mondo. Di più. Nasceva una congregazione di interessi imprenditoriali che oggi possiamo definire associazione sindacale che si occupa di vigilare sulla rettitudine dei produttori, nonché denunciare e possibilmente prevenire le frodi in commercio. Esattamente uno dei compiti cui adempie il Consorzio del vino Chianti classico che, dal 1987, si avvale anche della dizione Docg.

  • Nicola Dante Basile |

    Gentile signor Anzilotti, prendo atto della precisazione sulla data di fondazione, anche se per completezza d’informazione aggiungo che nel 1924 il nome del neonato Consorzio Chianti non riportava l’aggettivo classico. Questo arriverà successivamente negli anni 30. Poi nel 1987, con il riconoscimento della Denominazione di origine controllata e garantita, ecco il nome definitivo di Consorzio del vino Chianti classico Docg.

  • guglielmo anzilotti |

    Leggo e non posso esimermi dal fare i miei più cari rallegramenti all’avv.ssa Carlotta Gori che non ho il piacere di conoscere ,ma che incontrerei volentieri,perchè si siederà su una poltrona (oggi forse molto più confortevole )che io occupai dal 1963 al 1979.
    Debbo anche rilevare che io in quegli anni ero il direttore di un Consorzio che si chiamava appunto del Chianti Classico, fondato nel 1924 da grandi toscani come il Sen.re Sarrocchi,il Barone Luigi Ricasoli ed altri che potrete trovare nella storia del Consorzio. Non capisco quindi perchè la sua data di istituzione viene dichiarata nel 1987 (forse perchè istituzione non vuol dire fondazione).Grato per un chiarimento

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