illycaffè si aggiudica per il VI° anno il premio Ethisphere quale azienda tra le più etiche al mondo

Key visual per comunicare il concetto di blend illyillycaffè, l’azienda di torrefazione italiana si aggiudica per la sesta volta consecutiva il titolo 2018 di azienda tra le più etiche al mondo. Il riconoscimento è stato assegnato da Ethisphere Institute, l’ente internazionale che definisce e promuove gli standard per le pratiche etiche di business.
La casa di torrefazione triestina è l’unica tra le aziende italiane e una delle poche del settore beverage a ricevere questo particolare trofeo. Che, come recita una nota della società, “sottolinea la capacità dell’azienda di guidare il proprio settore industriale all’insegna dell’integrità, dando precedenza a pratiche commerciali eticamente impeccabili”.
L’edizione di quest’anno tenutasi a New York ha visto premiate 135 aziende di 23 diversi paesi, operanti in 57 settori produttivi. Tra le priorità che caratterizzano le aziende incluse nella classifica di Ethisphere vi sono la misurazione e il miglioramento degli aspetti etici della cultura aziendale, la capacità di guidare il proprio settore in modo positivo e l’impegno a favore di trasparenza, diversità e inclusione.
Per il Ceo di Ethisphere, Timothy Erblich, illycaffè ancora una volta “ha dimostrato di essere una delle aziende più etiche al mondo”. E questo in un anno, il 2017, in cui a livello mondiale le imprese con un unico codice di comportamento hanno dimostrato di essere “la forza più potente a disposizione della società per migliorare le condizioni di vita delle persone. Aziende che hanno saputo far sentire la propria voce in modo sempre più rilevante”.
Il presidente dell’azienda italiana Andrea Illy, nel commentare il riconoscimento ha osservato che in questo modo si premiano “realtà che dimostrano, attraverso azioni concrete, quanto l’integrità sia un valore fondante del proprio sistema”. E ancora: “Sono le aziende private a creare gran parte del valore economico mondiale ed è fondamentale che esse svolgano le proprie attività rispettando un rigoroso codice etico, soprattutto in un’epoca caratterizzata da sfide crescenti (che tengano conto, ndr) dei mutamenti climatici e rapida crescita della popolazione”.